Monza, Il Cittadino, novembre 2007
recensione del concerto del 23 novembre

di Angelo Bellisario

ADALBERTO MARIA RIVA AL PIANOFORTE HA RESO ONORE
AL GENIO MUSICALE DI LISZT

Successo totale e completo quello riportato da Adalberto Maria Riva martedì 18 gennaio al Teatro Manzoni di Monza, dove il giovane pianista milanese ha eseguito un concerto di altissimo livello. Il programma, molto bello e interessante, cominciava con la dolcissima Sonata in la maggiore op. 120 di Franz Schubert e continuava con due brani di Franz LIszt: la deliziosa e accattivante Soirée de Vienne n. 6 (da Schubert) e La Campanella, pirotecnica e brillante elaborazione del Rondò del secondo concerto per violino e orchestra di Niccolò Paganini.
La seconda parte iniziava con due brani di Fryderyk Chopin: Notturno op. 27 n. 2 in re bemolle maggiore e la trascinante ed appassionata Ballata in sol minore op. 23. IL concerto terminava con la Totentanz (Danza macabra) di Franz Liszt, versione per pianoforte solo. Come è noto, l’ispirazione che portò alla composizione di questo brano nacque contemplando, nel 1838 l’affresco “Il trionfo della morte” di Francesco Traini nel camposanto di Pisa. Ne venne fuori così una successione di variazioni sulla famosa sequenza gregoriana del Dies irae. Qui siamo di fronte ad una composizione che richiede moltissimo all’interprete, perché il testo, assai difficile ed impervio, sembra scatenare oscure forze, mentre richiede qualità musicali e di resistenza fisica, per l’esecuzione di combinazioni pianistiche assai ardite, oltre che di carattere squisitamente orchestrali.
Adalberto Maria Riva, con questa performance, ha ulteriormente confermato di essere un pianista elegante, aristocratico, ed un autentico musicista: egli ha tutte le carte in regola sia sotto il profilo tecnico, sia per le altissime qualità interpretative. Dotato anche di autentica intelligenza musicale, egli regala al pubblico esecuzioni di grande valore artistico, esecuzioni che oltre alla sua superiore maturità artistica evidenziano gusto educato e sicuro ed acutissima sensibilità
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© 2011 Adalberto Maria Riva